I pastelli morbidi non hanno niente a che vedere con i gessetti, che sono polvere di sostanza calcarea tinta e pressata.

Sono, invece, pigmenti purissimi di altissima qualità, gli stessi che vengono usati per produrre ogni tipo di colore per pittori, olio, tempera, aquerello, ecc, mischiati a una piccola quantità di gomma arabica e acqua, pressati, arrotolati e lasciati asciugare anche per settimane.

Il limite dei pastelli è la delicatezza al tatto, ma, una volta sotto vetro, non subiscono alterazioni nel tempo, nè per la luce, né per l'alterazione dei componenti oleosi o cerosi.


Qui parliamo principalmente di Soft Pastels, o pastelli morbidi. Non amo la dicitura di "pastello secco" italiana, che, troppo generica, non fa differenze tra crete, pastello morbido, semimorbido o duro. Spesso mi capita perfino che i negozianti, alla parola "pastello" pensino alle matite.

Ebbene, io uso e amo le matite professionali, che permettono un tipo di pittura che ricorda i quadri ad olio senza segni di pennellate, ma si tratta di tecniche diversissime tra loro e materiali altrettanto diversi.

Vedremo allora queste tecniche e anche qualcun'altra.

Buon giro!

martedì 26 aprile 2011

Crepaccio_ Crevasse

Pastello su Canson mi-teintes 35x50.
Un crepaccio come tanti su uno dei tanti ghiacciai qui intorno.
L’idea era di rendere la vertigine, il senso di “risucchio”, di abisso che si prova quando si sta sul bordo di un crepaccio che ti respira addosso.
Secondo me non ci sono riuscita, ma in giro piace. Piace abbastanza anche a me, veramente…ma non è la stessa cosa.

Soft pastel on Canson mi-teintes 35x50.
A crevasse, one as many on the mountains around here.
The idea was to produce the sense of vertigo, the deep abyss we feel resting on the edge of a crevasse, breathing on us.
Maybe nice, but not as the original. Is not the same thing…
Available

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